mercoledì 21 luglio 2010

Xavier Rudd, e ho detto tutto.


Come un menestrello della costa dei bradipi aborigeni, Xavier Rudd spalma sul pentagramma una quantità di elementi da far girare la testa. Dice il saggio: “Quando la strada si fa ardua, fermati e torna indietro”. Beh forse non era proprio un saggio, ma questo cantautore australiano, cresciuto a banane e surf, sa che per fare musica con le contro palle, e dare emozioni, bisogna creare l’effetto yo-yo. Avanti e indietro, che così su due piedi, uno potrebbe anche pensare a una sana ripassata di sesso, il che non è del tutto fuori strada come discorso, visto che le ritmiche del caro Xavier inducono anche a una forma di moto pendulatorio.

Assieme al suo amico pelato, con la faccia da cartone animato giapponese Inzitaba, Xavier nel suo ultimo album Koonyum Sun, dà grandi lezioni di bravura. Oltre a essere un bel fusto biondo, che passa la vita a fare surf, bere mojotos sulle spiagge della barriera corallina e farsi una quantità industriale di tope aborigene e non, il nostro giovine musicista, ha anche doti artistiche sopra la cinta. Canta come un dio Maya, suona la slide con la stessa facilità con cui Berlusconi spara cazzate, e soffia come un pazzo dentro ai suoi tre didgeridoo. Sto benedetto strumento, che sembra la mazza di un uomo africano non ancora in erezione, è difficilissimo suonarlo. Praticamente, a quanto ho capito, bisogna fare pernacchie spaventose e avere due polmoni grandi come l’amazzonia per avere un risultato degno di nota. Torniamo al nostro eroe Rudd, di cognome ma non di fatto. Ha un sorriso Durbans da fare invidia, e soprattutto riesce a mettere insieme vari generi. Dal reggae fattone, al rock metal, per passare alla musica aborigena. Xavier ha capito tutto dalla vita. Suona, gira il mondo, tromba come un rinoceronte del Nebraska e vende cd. Sua madre ancora oggi non capisce perché non abbia accettato il posto di becchino della sua città. Mah, quando si dice, mistero insondabile. Insomma tutto sto giro di parole, per dire che se non lo conoscevate, beh è meglio che ora vi scarichiate tutto di lui, anche il codice fiscale, e cerchiate con qualsiasi mezzo (bici, surf, sci, treno a pedali), di andare a sentirlo in questi giorni. Si perché il Xavierino è da ste bande proprio questa settimana, quindi abbandonate tutto, divorziate, licenziatevi, fate quel cazzo che vi pare, ma dovete ascoltare almeno una volta nella vostra cazzo di vita, un artista a tutto tondo come Xavier Rudd.

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