giovedì 12 settembre 2013

UN GRANDE IMMENSO GIOCO




UN IMMENSO GRANDE GIOCO

 

Testo teatrale

Di

Francesco Olivieri

 

 

 

 

In scena un uomo vestito verde militare ma con mitra rosso finto, scarpe bianche, insomma come fosse un bambino che gioca

 

Il mio nome è Piero Salvezza

E vado a fare la pace

Si si vado proprio a fare la pace

È una missione la mia sapete?

Mio padre faceva la pace

Il padre di mio padre faceva la pace

Insomma tutti pacifisti

Poi mio nonno è morto

Colpito da un segno di pace

Pure mio padre morto sempre colpito da un segno di pace

Che alle messe quando diceva

Il parroco lì

Quando diceva scambiatevi un segno di pace

Io sempre che mi mettevo in guardia

Che magari ammazzavano anche me

Comunque insomma avrete ben capito

Sono figlio d’arte

Tutti pacifisti convinti

Guerrafondai dite

Non mi sembra la parola più appropriata

Che pure da piccolo col mio mitra di plastica

Quando sparavo le mie prime pallottole di gomma

Mica ero un guerrafondaio

Che poi si giocava

E la guerra si sa è un grande gioco

Ecco è un gioco che se ti ci affezioni

Da piccolo

Difficile mollarlo poi da grande

Che poi non è che viviamo nell’oronoialtri

Si insomma

Le pensioni sono sparite

Quelle del mio nonno e di mio padre

Beh quella di mio padre ne beneficia mia madre

Vedova di un eroe morto per la patria

Sentite come suonano bene queste parole?

Vedova per la Patria

Dicevo che non navighiamo proprio in belle acque

Qui in questo paese che non ha molto da offrire

C’è mio cugino che già da due anni fa la pace in Afghanistan

Sempre là che semina pace a destra e a manca

E lo pagano tantissimo

Per le sue missioni

Allora mi sono detto

Cazzo io c’ho sta moglie

Un po’ come dire pesante da gestire

No no non pesante nel senso di grassa

Dio non è uno stuzzicadenti

Fai prima a saltarla che girarci intorno

Ma insomma a parte qualche ettaro di troppo

È una bella donna

Il figlio poi

Dico il figlio mio e di mia moglie

Ha preso tutto da lei

Già deambula rotolando

E mangia l’inverosimile

Che gli piacciono le mozzarelle

Vedeste che roba

Mozzarella a colazione pranzo e cena

Dalla mucca direttamente al vitello

Dico io

E come li mantengo questi due?

Che me lo sono chiesto

Qui il lavoro è un miraggio

Ho provato anche a cercarlo

Ho messo annunci

Fatto colloqui di formazione lavoro

Stage gratuiti a non finire

Si si

Quelli me li tiravano dietro

Ma il lavoro quello che ti dà da mangiare

Nemmeno l’ombra

E qui c’è la casa da pagare

Un mutuo che sfiora gli 800 euri

No dico

La macchina?

Ecco capite bene no

Le spese del mangiare

Le bollette

Come minimo

Alla fine di ogni mese

Solo di spese

Mi tocca trovare 1500 euro

E chi ce li ha?

Io no di certo

La mia moglie siluett nemmeno

E mica posso mandarla avanti a Philadelphia

Anche se le farebbe solo bene

Magari qualche ettaro me lo perde

Ma insomma allora questo mio cugino mi fa

Vieni a giocare anche tu qui inAfghanistan

C’è da fare la pace

Come da bambini

Si si

Dico io ma pagano?

Pagano benissimo

E’ rischioso?

E’ più rischioso morire in aereo senti a me

A beh

E poi sei o non sei figlio d’arte?

Allora imbraccia quel mitra e salta sul primo aereo che ti aspetto

IMMAGINI DI REPERTORIO DI GUERRA SULLO SFONDO

Dietro di lui entra in scena a sinistra una bambina vestita militare che recita:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Il mio nome è Piero Salvezza

E vado a fare la pace

Si si vado proprio a fare la pace

È una missione la mia sapete?

Mio padre faceva la pace

Il padre di mio padre faceva la pace

Insomma tutti pacifisti

Allora capelli corti

Barba sempre rasata

Fisico in perfetta forma

Che già son magro di mio

Questo mitra pesa un botto

Senti come suona bene questa parola

Botto

Comunque

Senta

Generale

Caporale

Tenente?

Ehi tenente

Caporalmaggiore mi dice

Ecco senta caporalmaggiore

Recluta

Ecco recluta si ha ragione

Si ma che recluto?

Senta c’è mica la possibilità di avere un mitra più leggero?

Che già questo caschetto mi preme la testa

Ho questa divisa color pisello andato a male

Che pesa già di suo

Ma le fate di ferro?

No no scherzavo

Si figuri

Si si sull’attenti

Ecco sono sull’attenti

Come dice?

Avanti marsh

Senta io vorrei solo

Dietro front

Senta io vorrei solo che

Un due un due

Senta c’ho sto cazzo di mitra che mi piega la spalla

Mi duole capisce tenente?

Caporalmaggiore

Si scusi

Ecco caporalmaggiore

Che qui in questo clima di pace

Mentre spariamo al nulla per esercitarci

Le dicevo

Magari chessò

Giusto per queste prove generali

Potrei avere un mitra giocattolo?

Come cosa?

Eh un mitra giocattolo

Guardi se non c’è qui in caserma

Vado a casa mia e lo rubo alla mongolfiera di mio figlio

Che lui ci si arrotola solo addosso

Non è uno che sa come si maneggia la pace

Capisce?

Mi sta dicendo che se vado a casa ci posso pure rimanere

Senta

Ma io

E non mi dia del coglione sa

Che ho studiato anche io tenente

Si si scusi

Si ho capito

Giuro

Me lo ricorderò fino alla fine dei giorni della mia vita

Lei è un caporalmaggiore

Bene

Assodato questo

Le volevo dire caporalmaggiore

Che non mi può dare del coglione

Soprattutto qui

Che siamo tutti amici

Amici il cazzo mi dice

Guardi che è bello scorbutico sa

Io sono figlio d’arte sa

Mio nonno era un pacifista

Mio padre era un pacifista

Quindi poche arie da gradasso e

Ok ok

Ora mi metto in fila e taccio

Si si

Un due un due

Avanti Marsh

Dietro Front

Caporalmaggiore

Senta

La vedo perplesso

Dicevo

Ma Marsh e Front che significano

Si in parole povere?

Non si potrebbe dire Avanti tutta

Indietro tutta

È anche vero che quest’ultima potrebbe ricordare quella bellissimatrasmissione di Arbore

Dio che ridere quella trasmissione

Non gliene frega un cazzo della trasmissione e devo stare zitto

Ok

Promesso

IMMAGINI DI BAMBINI CHE GIOCANO INAFGHANISTAN SULLO SFONDO

Dietro di lui entra in scena da destra un bambino vestito militare che recita:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Il mio nome è Piero Salvezza

E vado a fare la pace

Si si vado proprio a fare la pace

È una missione la mia sapete?

Mio padre faceva la pace

Il padre di mio padre faceva la pace

Insomma tutti pacifisti

Certo che la terra vista dall’alto fa impressione

Non c’ero mica mai salito su un aereo

Dove si atterra scusi tenente?

Generale

Si si scusi

Generale dove si atterra di bello?

Nel deserto dell’Afghanistan

Ah

Nel deserto?

Aspetta mi son portato la borraccia?

Ma c’è un market lì se uno volesse prendere una bottiglia l’acqua?

Cazzo son tutti così seri qui

Dai ragazzi

Andiamo in pace

Come diceva il mio parroco

Scambiamoci un segno di pace

Niente

Proprio incazzati

Vabbè il segno di pace me lo scambio da me

Non vi preoccupate

Che se per caso poi ci rimanete secchi

Ecco io ve l’avevo detto che era meglio scambiarselo questo segno di pace

Quando atterriamo tenente?

Si si scusi generale

Si volevo dire

Quando atterriamo?

Che c’ho una fame e qui nemmeno un snack

Un succo di frutta

Niente

Come non atterriamo?

E stiamo qui in aria come cretini a girare fin quando non è finito il carburante

Paracadute

Come scusi?

Paracadute

Ah

No senta

Ecco

Io

Si può mica tornare indietro?

Eh?

Vi ridò i soldi del biglietto e siamo a posto così

Che poi dove sarebbe questo paracadute?

Ah eccolo qui

Pensavo fosse lo zaino

Non posso tornare indietro?

Soffro di vertigini e

Guardi non salgo sulle montagne russe si figuri se mi butto con il paraca

Ah è un ordine

Pefetto si si

Tenente

Scusi

Generale

Agli ordini

Signorsì

Signorsì

Signorsì

Io comunque lo dico a te che mi guardi con quell’aria strana

Ehi tu

IMMAGINI DI REPERTORIO DI GUERRA SULLO SFONDO

Dietro di lui entra in scena da sinistra un bambino vestito militare che recita:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 

Il mio nome è Piero Salvezza

E vado a fare la pace

Si si vado proprio a fare la pace

È una missione la mia sapete?

Mio padre faceva la pace

Il padre di mio padre faceva la pace

Insomma tutti pacifisti

Capito?

Non dirlo a nessuno

Ma ho scambiato il mitra quello vero con quello di mio figlio

A dire il vero è mio

Ma lui non capisce un piffero

Quindi gliel’ho preso e gli ho dato una mozzarella in cambio

Vedesse che faccia soddisfatta

Quando mi hanno salutato

La mia moglie e mio figlio

Si dico

Quando mi hanno salutato li vedevo dall’aereo

Anche se eravamo già in Grecia

Vedevo ancora quei punti enormi bianchi come il latte

Che sventolavano il fazzoletto

Vai piano mi hanno detto

Che simpatici

Come cazzo faccio a dire al tenente generale vai piano

Siamo su un aereo qui

Mi ascolti

Ehi dicevo

Si insomma ci saranno mica i velox anche qui in cielo

Sarebbe il colmo

Comunque io ho il mio mitra giocattolo

Che si va in missione di pace

E siccome la guerra è questo grande gioco

Vediamo chi vince?

E non guardarmi con quella faccia truce

Mamma mia sembra ti sia morto il gatto

Ah ti è morto il gatto davvero?

Scusa

Davvero

Non volevo infierire

Come si chiamava?

Tom

Bel nome

Beh

Tom sicuramente è qui che ci protegge

Si si non c’è bisogno di spingere

Ora mi butto giù

Che leva devo tirare mi ha detto?

Ok ok

Vado

Che fretta ragazzi

State mica tanto bene di salute secondo me

IMMAGINI DI BAMBINI CHE GIOCANO INAFGHANISTAN SFONDO

Dietro di lui entra in scena da sinistra un bambino vestito militare che recita:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 

Il mio nome è Piero Salvezza

E vado a fare la pace

Si si vado proprio a fare la pace

È una missione la mia sapete?

Mio padre faceva la pace

Il padre di mio padre faceva la pace

Insomma tutti pacifisti

Ma guarda che velocità che prende questo mio corpo

Oddio la borraccia

Dove cazzo è la leva che diceva quello

Oddio la terra come si avvicina

Non voglio morire

Cazzo

Ecco si è aperto questo aggeggio

Mi viene da vomitare

Ehi tu

Ehiiiiiiii

Mi senti?

Dico

Mi viene da vomitare

A te no?

Poi come ci arrivo giù?

Senti dio te che mi hai insegnato a scambiarmi i segni di pace

Si insomma

Aiutami tu ok?

Ma nessuno risponde in questo cazzo di cielo afgano?

Mazza che botta

Ecco mi si è storto anche il mitra giocattolo

Ora come posso fare la pace

Se non ho il mio mitra giocattolo?

Vabbè

Troverò qualcuno che me lo ripara

Altrimenti me lo ricompro al primo centro commerciale che trovo per strada

Ehi tu

Senti

Si si

Tu

Ho capito che ti manca il tuo gatto Tom

Ma ascoltami un attimo

Dobbiamo camminare per tanto per trovare un centro commerciale?

Come non ci sono?

Oh merda

Guarda là

Cosa sono quegli aggeggi che avanzano?

Carri armati

Ah ok

Ma siamo qui per la pace no?

Vero?

Spariamo per finta

Uccidiamo per finta

Suvvia

È tutto un grande gioco la guerra

Quella vera si chiama appunto guerra

Queste sono missioni di pace

Qui si gioca

Si scherza

Suvvia gente

E dai cazzo

Non mi direte mica

Che

Dai allora che cazzo io non ci sto

Io sono per la pace

Sparo per la pace

Anche voi?

Ah spariamo tutti per la pace?

Uccidiamo anche?

Sempre per la pace

Beh io non sparo a nessuno

Io ho il mio mitra giocattolo

Che non me ne frega nulla delle vostre idee

Che la guerra quella vera

Si insomma

In famiglia non l’abbiamo mai fatta

Sempre la pace

Sempre per la pace i miei hanno sparato

Hanno ucciso?

Non credo che io sappia

Però li hanno ammazzati

Perché troppo pacifisti

Si si non me ne frega nulla di quello che pensate

Ehi tu

Si si tu del gatto morto

Tom

Beh

Ben ti sta che ti sia morto

Crepato

Ma guardati

Come vai in giro

A dire che fai la pace con il mitra quello vero

Lo vedi questo?

Il mio è finto

Perché così dovremmo fare tutti

Giocare

Mi manca tanto giocare

Ma tu sei lì che vuoi dirmi che vai a fare la pace con quelle pallottole vere

Qui in questo deserto che nessuno ci vede

Siamo in culo al mondo

Fa un caldo boia

Non ho nemmeno la borraccia che l’ho persa cadendo

Che ti sembra normale che dobbiamo buttarci da un aereo?

Dico io

IMMAGINI DI REPERTORIO DI GUERRA SULLO SFONDO

Dietro di lui entra in scena da sinistra un bambino vestito militare che recita:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 

Il mio nome è Piero Salvezza

E vado a fare la pace

Si si vado proprio a fare la pace

È una missione la mia sapete?

Mio padre faceva la pace

Il padre di mio padre faceva la pace

Insomma tutti pacifisti

Guarda ci sta un gruppo di bambini

Ehi ragazzini

Giochiamo a far la guerra?

Guarda c’hanno pure loro i mitra giocattolo come il mio

Ehi tu orfano di Tom

Guarda che belli che sono

Come avanzano con quell’aria da ghepardo

Bimbi chi mi presta un mitra che il mio si è storto cadendo dal cielo?

Suvvia

Ecco che sparano

Si si ho capito che vi piace giocare alla guerra

Qui siamo in pace

Anche se questi hanno un modo tutto strano di fare la pace

Allora se mi date le pallottole di gomma e un mitra finto

Ecco giochiamo assieme

Eh?

Cazzo che male

Ehi bastardo di un bambino del cazzo

Mi hai colpito il braccio

Mi fa un male cane

Che cazzo di gomma ci mettete in quei cosi lì?

Porca puttana come brucia

Dai suvvia stiamo giocando

Ma queste pallottole sono troppo pesanti per giocare

Ma ci sentite?

Ehi bambino del cazzo mi hai colpito la gamba

Porca troia che dolore

Ehi tu vedovo di Tom

Rispondimi

Invece di fare il finto morto

Qui si gioca ma qui il gioco si fa serio

Alzati

Capisco che ti manca quello stramaledetto gatto

Ma ora non è tempo di scherzare e piangere per un quadrupede

Su su

Aiutami qui

Siamo in pace bambini

Cazzo che dolore atroce

Ecco ora siete qui davanti a me

Mi sposti per cortesia la canna di quella pistola dalla fronte?

Per cortesia

Su capisco che è un gioco

Ma il gioco si fa serio

Andate in pace

Diceva il mio parroco

Scambiamoci un segno di pace

Dai

IMMAGINI DI BAMBINI CHE GIOCANO INAFGHANISTAN SULLO SFONDO

Dietro di lui entra in scena da sinistra un bambino vestito militare che recita:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 

Tre dei sei bamibini, quelli all’estremità, armati con armi rosse, bianche e verdi si avvicinano a lui che sta al centro della scena. Gli puntano le armi addosso e lo circondano a semicerchio

Altri tre bambini, quelli al centro della scena dietro, raccolgono una bandiera italiana che sta per terra e la appoggiano sul suo corpo disteso.

Lui è a terra, e parte una voce registrata

 

Ora non ricordo esattamente quando la pallottola ha penetrato la mia testa

Ho sentito come un fortissimo calore poi più nulla

Credo sia uscito sangue a fiotti

Ma non ricordo bene

La percezione è stata come un buco in fronte

Effettivamente è un buco in fronte

Dico quello che mi ha stecchito al suolo

Qua mi pare di vedere un gatto

Che sia Tom

Magari ho trovato compagnia per l’eternità

Che magari giochiamo io e Tom qui

Armi non ne vedo ma qualcosa troveremo

Si si mi pare sia un gatto

Guardo meglio

Si felino grigio e bianco

Bel gatto

Proprio come il Tom quello che guardavo in televisione

Che inseguiva in eterna guerra il suo amico Jerry

Ora ho mille stellette sulla bara

Avvolta da una bandiera della Patria

Senti come suona bene questa parola

Bandiera della Patria

La mongolfiera di mio figlio e mia moglie quella che fai prima a saltarla che a girarle intorno

Sono lì che piangono e mangiano

Piangono e mangiano

Nemmeno al mio funerale riescono a smettere di rimpinzarsi

Che c’è un odore di mozzarella che ve lo raccomando

Comunque  

Mi hanno definito eroe

Il parroco ora dice

Scambiatevi un segno di pace

C’è anche il caporalmaggiore

Visto che ora mi ricordo?

Qui la memoria mi è tornata

Anche mio cugino che è tornato dalla sua missione per piangermi addosso

Beh alla fine non c’è nulla da piangere

Tanto è solo un gioco

Un immenso grande gioco

Il mio nome è Piero Salvezza

E vado a fare la pace

Si si vado proprio a fare la pace

È una missione la mia sapete?

Mio padre faceva la pace

Il padre di mio padre faceva la pace

Insomma tutti pacifisti

La Messa è finita

Andate in pace

Tanto è solo un gioco

Un immenso grande gioco.

 

I bambini abbandonano le armi a terra a fianco del suo corpo e si avviano verso l’uscita di scena entrando nelle quinte. Una voce registrata di bambini recita:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

©Francesco Olivieri

Tutti i diritti sono riservati e protetti SIAE

 

 

 

 


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