MAGA Ma tu di che segno sei?
RAGAZZO Io?
MAGA Si tu.
RAGAZZO Io pesci.
MAGA Ascendente?
RAGAZZO Penso acquario,
penso.
MAGA ridendo di gusto vivi nell'acqua tu?
RAGAZZO Probabile.
MAGA E la luna dimmi la luna
tua dove sta?
RAGAZZO In cielo dove vuoi
che stia.
MAGA Mannò la luna astrale.
RAGAZZIO Ah la luna astrale.
E che ne so io dove sta? Un
attimo fa era qui con me, poi penso sia uscita a prendere le sigarette.
MAGA Vabbè, sei proprio un
ignorante, lasciatelo dire.
Io come faccio a prèdirti
passato presente e futuro se non mi dici dove sta la luna?
Ah che sciagura sti giovani
d'oggi.
Mo tu sei venuto qui tutto
bello e agghindato per farti aiutare si o no?
RAGAZZO Si.
MAGA E non mi sai dire la tua
luna?
RAGAZZO Ma che cazzo ne so
io della luna astrale scusa. Già tanto che sappia cosa sia un ascendente.
MAGA Uh Madonna Vergine
Maria tu proprio sei ‘na chiavica figlio mio, senti a me.
Comunque, proverò a darti
una mano, anche se sarà difficile.
Allora, mò tiro fuori le carte
e vediamo se queste ci vengono in aiuto che senza la tua luna io non posso fare
nulla caro mio.
RAGAZZO Vabbè vada per le
carte.
Ma scusi…
MAGA Dimmi caro.
RAGAZZO Che ci mettiamo a
giocare a scopa?
MAGA Oh Maronna l'ignoranza
non ha mai fine.
RAGAZZO Dice?
MAGA Eccome. Le carte sono i
tarocchi!
Mai sentito parlare dei
tarocchi?
RAGAZZO Delle taroccate si,
cioè quando ti appioppano ‘na roba che pensi sia di valore e invece non vale un
fico secco.
MAGA Macchè quelle non
c'entrano nulla.
Questi sono i tarocchi capisci?
RAGAZZO ‘Na fregatura?
MAGA Ma senti a me
ragazzino, sei venuto qui per farti aiutare o per prenderti gioco di me? Che io
è anni che faccio la maga e se hai voglia di farmi perdere la pazienza ci stai
riuscendo. E non ti ho ancora mandato a quel paese solo perché ho rispetto
della tua povera mamma che ora ci guarda dall'alto.
Il ragazzo guarda in alto
RAGAZZO Io non vedo nessuno
maga.
MAGA Tu hai il cervello
spento caro mio
Non sul soffitto. In alto
intendo in paradiso.
RAGAZZO Che c'è un paradiso
maga?
MAGA Certo che c'è un
paradiso ma te non ci andrai mai se continui così, te finisci all'inferno se
continui a farmi impazzire.
Ma tu guarda,
Ho settant'anni io sai, che
ti credi?
Ho vissuto la guerra io sai?
RAGAZZO Si si lo so lo so. Mamma
quando tornava a casa mi faceva una testa così.
Diceva: “quella Santa donna
ci aiuterà a tutti ci aiuterà”
Sta di fatto cara la mia
maga che non solo mia madre è finita dal suo creatore in quello che lei
definisce paradiso ma mò io non tengo lavoro, non ho un soldo sputato che sia
uno e la casa di mammà se la sono pigliati quelli lì delle banche.
Come la vogliamo mettere?
MAGA E come dobbiamo
metterla figlio mio?
RAGAZZO E la smetta di
chiamarmi figlio mio. Io sono figlio di mia madre. Punto.
MAGA Va bene va bene e
allora che vuoi da me? Eh? Che vuoi da una donna stanca, affaticata, che ha
dato tutto per gli altri aiutandoli come poteva? Che vuoi tu ragazzino che non
sei altro che spunti nel mio studio?
Qui lui si guarda intorno. I due sono in una catapecchia di
alluminio
RAGAZZO Questo sarebbe uno
studio?
MAGA Eccerto che si che ti
credi.
Che non è di tuo gradimento?
Allora sloggia vai vai che mi hai stufata con le tue arie da saccente.
RAGAZZO Ah signò lei mi deve
dire che fine hanno fatto tutti i soldi che mia madre le ha dato per farsi
crepare prima della sua data prevista? Ovvero per spiegarmi meglio, li vorrei
indietro signora maga mia cara.
MAGA Non chiamarmi signora
maga mia cara, inteso?
Io non sono tua. Ma guarda
questo.
Che vuoi da me? Io ho dato
tutto a tua madre. Era felice quando andava via di qui dopo che le avevo fatto
le carte.
RAGAZZO E il malocchio?
MAGA Che malocchio?
RAGAZZO Mia madre negli
ultimi mesi di vita qui non ha messo più piede.
MAGA E allora?
RAGAZZO E allora siccome
prima la macchina che si sfascia in un incidente
Poi lo specchio che si
rompe
Poi perde il lavoro sempre
la mia mamma
Poi babbo nostro muore sul
colpo abbattuto da un ramo stanco di stare appeso ad un albero
Poi mia sorella perde un
dito mentre lavora…
MAGA Quindi?
RAGAZZO Quindi, diceva
sempre mia madre quella che dovrebbe stare or ora nel paradiso e che in questo
momento dovrebbe essere lì che ci guarda dall'alto, diceva che insomma, lei ci
aveva tirato il malocchio a tutti noi.
MAGA Ridendo forte e di gusto Ma sentitelo.
RAGAZZO Che cazzo c'è da
ridere a maga?
MAGA Rido perché sei pazzo.
Come tua madre del resto.
Pazzo sei.
Ma come ti vengono certe
idee? Che hai nel cervello un criceto talmente grasso che non riesce a far
girare nemmeno una ruota dei tuoi due neuroni che ti sono rimasti.
RAGAZZO Ah signò piano con
le parole.
MAGA Sei un ragazzino ecco
cosa sei.
RAGAZZO Senti donna io
rivoglio quei soldi, oppure mi togli sto malocchio di torno che non si può più
vivere così.
MAGA E la colpa è mia? La
colpa è mia se tutto sto paese intero è allo sfacelo? È colpa mia se la fame
avanza come la peste nel '600, se le persone non hanno un lavoro, se quei
quattro cani che ci governano mangiano a sbafo? Neanche la tua luna sai. Che
diavolo vuoi da me? Neanche la luna sa.
Guardando il pubblico cercando consenso
RAGAZZO Quindi?
MAGA Quindi se vuoi ti
faccio i tarocchi. Io prèdico da sempre il passato il presente e il futuro.
Guarda, proprio perché sei figlio della povera madre tua, che nostro Signore la
protegga, e visto che ci guarda dall'alto, per te questa volta, la faccio a
gratis questa magia. Che io non vivo in buone acque caro mio. Pure io mangio
sai? Per mangiare devo guadagnare. Ma qui arrivano solo pezzenti e questo
alluminio che vedi una volta era muro di cemento, avevo lampade, arazzi, stavo bene
io una volta. Questa era una reggia sai. Si si ridi ragazzino, ma questa era ‘na
reggia altro che Caserta o Versail o come diavolo si dice, qui la gente ricca
passava e gli leggevo la mano e questi mi pagavano lautamente, altroché. Mica
erano miseri e pezzenti come te. Tsé.
Guardando la mano del ragazzo
MAGA A proposito, se vuoi
invece dei tarocchi ti posso leggere la mano.
RAGAZZO Non serve la mia
luna?
MAGA Mamma mia l'ignoranza
non ha confini figlio mio.
RAGAZZO Non sono figlio
vostro te l'ho già detto a maga.
MAGA Va bene va bene non ti
scaldare. Marò che carattere che tieni.
Allora la vuoi sta lettura
della mano?
RAGAZZO Mi toglie pure il
malocchio?
MAGA Ma io non vedo nessun
malocchio.
RAGAZZO E allora che cazzo
me ne faccio io di questa lettura? Che poi sta mano è pure sporca.
MAGA Non ti preoccupare che
leggo bene anche se non ti lavi.
RAGAZZO Si ma il malocchio?
MAGA Aridaglie. Allora come
devo dirtelo? Io non lo vedo sto benedetto malocchio. Eppoi dovrei sapere qual
è la luna tua.
RAGAZZO Ancora con questa
luna? Senti donna, la luna te la tiro in testa se non la finisci con le
stronzate. Hai derubato la mia famiglia, ci hai tirato addosso sto cazzo di
malocchio quindi ora mi leggi quello che vuoi, la mano, il piede, pure
l'orecchio se vuoi ma se poi non scuci quello che mi devi, ti attacco alla
falce della luna e li ci rimani. Come veriddio.
MAGA Dammi questa mano e non
fare tante storie su.
Il ragazzo allunga la mano aprendola la vecchia la tiene tra le sue e la
guarda con molta attenzione
MAGA Vedo vedo.
RAGAZZO Ne sono felice a
maga.
Ci mancasse pure che non
vede nulla.
MAGA Vedo che hai un passato
turbolento.
RAGAZZO Ma che mi frega del
passato donna.
Dimmi del futuro e poi
finiamola con questa pantomima.
MAGA Ok ok non ti scaldare.
Comunque tenevi nu brutto
rapporto con il padre
Sbaglio?
RAGAZZO Senti maga invece di
farmi l’analisi psicologica della mia famiglia mi dici del futuro?
MAGA Hiii come stai nervoso.
Ti fai le canne? E’ chiaro e
limpido come il sole. La vedi quella curva che sembra na tirata di cicca? Non
guardare me guarda la tua mano piuttosto. La vedi si o no?
RAGAZZO Si e quindi?
MAGA E quindi ti fai le
canne.
RAGAZZO Ma a te che ti frega
se mi faccio o meno le canne scusa vecchia?
MAGA Senti, intanto modera i
termini a ragazzì da quattro soldi, poi si vede. Ma guarda che occhiaie che
tieni. Sembri un panda che soffre di insonnia, e la mano parla. Lei ha della
sensatezza lei, al contrario del suo padrone.
RAGAZZO Senti vai avanti per
favore.
MAGA Certo figlio mio che
hai un passato che è na ciofeca.
RAGAZZO Piantala di
chiamarmi figlio mio.
MAGA Si si, scusa m’ero
scordata. Dicevo che hai un passato che manco tutta la monnezza di Napoli ti
eguaglia a schifìo.
RAGAZZO Ok, ora che abbiamo
appurato del mio uso di stupefacenti, di un rapporto di merda che avevo con mi padre
e del mio passato che è na ciofeca, possiamo guardare al futuro? Sennò che
cazzo di maga sei? Predici cose già successe?
MAGA Ok ok c’hai ragione
pure tu.
Mò una sbirciata al presente
me la fai fa?
Ah ecco vedo che sei in
compagnia di una donna bella, saggia e che ha vissuto tanto della sua vita
donando consigli a tutti e che mò ti sta leggendo sta mano callosa e sporca.
RAGAZZO E saresti tu vero?
Dico quella donna?
MAGA Certamente. Qualcosa da
obiettare?
RAGAZZO No no basta che ora
si vada avanti che qui il futuro a forza di parlarne è già bello che passato.
MAGA Ok vediamo sto futuro.
Allora vedo che avrai una
vita meravigliosa e tre figli
Due maschi e una femmina.
RAGAZZO ridendo forte Io figli non ne voglio vecchia.
MAGA Ma ne avrai e non chiamarmi
vecchia. Porta rispetto, chiaro?
RAGAZZO Si si vai avanti va.
MAGA Vedo che avrai una
donna. Tra due anni. Ma ti farà soffrire.
RAGAZZO E ti pareva.
Possiamo evitare di conoscerla a questa? E’ possibile?
MAGA Il destino parla chiaro.
RAGAZZO Sarà. Dei soldi
invece sta mano che mi dice? Che li perdo dalle tasche? Che ce l'ho bucata?
Oppure che una vecchia trufaldina alla fine di questa seduta di lettura mi
caccerà fuori tutto quello che ha rubato alla madre mia?
MAGA Dei soldi non vedo
molto figlio mio.
RAGAZZO Piantala di
chiamarmi figlio mio o ti strozzo qui ora davanti a quel cazzo di uomo in croce
che è un'ora che ci fissa attaccato a quel chiodo.
MAGA Va bene va bene ma io
che ti devo dire? Eh?
RAGAZZO Che mi devi ridare i
soldi miei brutta strega.
MAGA Io non ti devo nulla
ragazzino.
Impara l'educazione e ora
sloggia
Mi hai fatto perdere la
pazienza
Ti aiuto, ti leggo la mano
senza neppure sapere in che luna sei, mi metto al tuo servizio e tu in cambio
che fai? Mi insulti?
Sparisci.
RAGAZZO No.
MAGA Sparisci ho detto.
RAGAZZO Prima i soldi
vecchia.
MAGA Vieni con me.
RAGAZZO No.
MAGA Vieni con me ti dico,
su poche storie.
Apre una tenda e in fondo a un campo c'è una struttura tipo ex fabbrica
con tantissima gente. C'è un palco con persone che sono vestite in modo strano,
ci sono persone che suonano, gente che dipinge e scolpisce. Da adesso la maga parla
in perfetto italiano senza nessun accento dialettale, il tono cambia completamente
e diviene serio.
MAGA Sai chi sono quelli?
RAGAZZO No
MAGA Sono i nostri artisti.
RAGAZZO Come i nostri
artisti?
MAGA Hai mai visto un film
tu? Sei mai stato a teatro ignorante che sei? Hai mai letto un libro di quelli
veri e non di quei mercenari che seguono la moda?
RAGAZZO Qualcosa.
MAGA Beh meglio di niente
direi.
Eccola lì l'arte.
RAGAZZO In che senso?
MAGA Nel senso che quelle
persone sono attori e attrici, drammaturghi, sceneggiatori, scrittori,
musicisti, pittori, fotografi, scultori e chi più ne ha più ne metta e tutti
insieme oggi lavorano per creare un inno alla bellezza.
RAGAZZO Qui?
MAGA Qui caro. Perché non
hanno di che vivere. I soldi di tua madre li ho spesi per sistemare quella ex
fabbrica. Ora lì vivono loro. Tengono seminari, corsi e laboratori vari. Ogni
giorno hanno tantissimi ragazzi come te, ignorante che non sei altro, che
vengono qui per bere l'acqua della cultura. Perché questo paese non può vivere
senza di loro. Tua madre me lo aveva chiesto di proposito. I miei soldi investili
nell'arte.
RAGAZZO E le carte?
L'astrologia?
MAGA Caro ragazzo, apri gli
occhi. Questo è teatro. Tutta la vita è teatro. Io sono la regista di questo
posto. Sono stanca sai. Stanca di fare la parte della maga. Vorrei poter andare
in pensione ma non è possibile come puoi ben capire. Con questi soldi faccio
andare avanti questa meravigliosa linfa vitale.
Ti piacerebbe esserne parte?
RAGAZZO Tu quindi non sei
una maga.
MAGA No caro. Sono una
regista. E famosa pure. Ma non dirlo in giro non ce n'è bisogno.
RAGAZZO Ma mia madre allora
quando diceva che ci aveva tirato il malocchio non era vero?
MAGA Certo che no.
Interpretava. Grande attrice tua madre. Manca a tutti noi.
RAGAZZO E che potrei fare io
qui?
MAGA L'attore protagonista
della tua vita.
Ti va?
RAGAZZO E il copione?
MAGA Non ti preoccupare tu
intanto studia, poi il testo si svilupperà col tempo.
©OlivieriFrancesco
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riservati e protetti dalla SIAE
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