mercoledì 29 agosto 2012

Sulcis




400 metri
Sono niente
400 metri li puoi fare a piedi
In cinque minuti
Sotto terra è diverso
L'orizzontale si inclina a verticale e scende fino allo sfruttamento
Dei muscoli
Dei nervi
Dell'uomo che non ricorda nemmeno il colore della luna
Vivi tra i morti rivendichiamo il diritto del respiro
Ho una lampada sulla testa
Il mio piccolo sole sul casco
Qui la luce te la devi inventare
Il cuore pulsante della terra è vicino
Appoggio l’orecchio alle pareti di questa galleria
Sento il calore del sangue delle genti
Pulsa il battito di questo mondo
Pulsa parole e sorrisi
Pulsa bestemmie e pianti
E siamo qui a contare i passi dell’aria
A scolpire con le parole il cielo che non c’è
Mi mancano le nuvole
Vanno vengono
Ogni tanto si fermano
Mi mancano le nuvole
Quelle almeno erano lenzuoli che rassicuravano il sonno
Qui abbiamo solo viscere di terra
Ombre di noi stessi cerchiamo nello sguardo dell’uno e dell’altro
Il respiro
400 metri
Sono niente
400 metri li puoi fare a piedi
In cinque minuti
Sotto terra è diverso
L'orizzontale si inclina a verticale e scende fino allo sfruttamento
Dei muscoli
Dei nervi
Dell'uomo che non ricorda nemmeno il colore della luna
Vivi tra i morti rivendichiamo il diritto del respiro.

©OlivieriFrancesco