Corrono gli uomini al lavoro come le formiche
Corrono i soldati che svasticano pace a colpi di
cannoni
Corrono le donne massacrate da gemiti di uomini
infanti porci relitti dell'ignoranza
Corrono le automobili sul catrame terso del
consumismo
Corrono le famiglie amorevoli odianti ai centri
commerciali a scolpire un senso della vita
Corrono gli operai fradici di tristezza
Corrono le madri per partorire figli quarantenni sul
tappeto mobile dell'egoismo
Corrono i governanti sulle loro poltrone d'oro a
defecare leggi a tutela del potere
Corrono i ciclisti sulle strade tappezzate di vuota
euforia
Corre il popolo bue verso la stalla televisiva
d'agognante disperazione
Corrono i sindacati a sbraitare ghigni comperati
svenduti sedotti
Corrono i poliziotti sulle lastre della paura
manganellando le bestie fragili
Corrono i giovani in cerca di una spiegazione che
pare morta
Corrono le bandiere del populismo che inneggiano le
glorie del passato
Corre la mafia che bacia la mano al Vaticano e a
braccetto passeggia per l'Italia con lo Stato.
©OlivieriFrancesco
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