Bassanese narra Il futuro del mondo
Di sicuro né l’amministratore delegato della Bp, né quello della Nestlè annovereranno tra i loro dischi preferiti “Il futuro del mondo” di Luca Bassanese. Per due ovvie ragioni: la prima perché non ci capirebbero una mazza, visto che la lingua italiana all’estero è considerata quasi pari allo zero, in secondo luogo, anche avessero la padronanza della nostra lingua, a maggior ragione, lancerebbero il cd del giovin menestrello vicentino nel primo mare a portata di mano, giusto per inquinare qualcosina in più. Perché tutta sta tiritera? Perché Bassanese non le manda a dire. Il suo terzo cd, scritto assieme a Stefano Florio e in uscita a settembre, è una denuncia a ritmo di danza popolare, nei confronti di coloro che stanno mandando a puttane questo meraviglioso mondo. Bassanese racconta del “Pesce petrolio”, una nuova forma animale semi viva, che piano piano mangerà tutte le specie, parla del bene comune dell’acqua, che oggi è a rischio visto le idee folli del governo di privatizzarla, e visto anche la simpatica Nestlè che si sta accaparrando tutte le principali aziende della H2O. A ritmo incalzante, il cantautore vicentino racconta di temi come l’amore, senza però citazioni mocciane pallose e lucchetti sparsi, ma evincendone il significato più puro, narra di soldati che fraternizzano, racconta di una politica che parla parla ma se ne fotte alla grande delle persone, e soprattutto alla fine, dà un bel ceffone a tutti quelli che credono che la violenza sulle donne sia ancora un modo per garantire il machismo contemporaneo. Bassanese lo dice chiaro, “Se picchi una donna sei un buffone”, aggiungo io “coglione” perché rende meglio l’idea. Bellissimo album, pieno di musica suonata con l’orchestra popolare, “Il futuro del mondo” , speriamo non abbia la fisionomia di un Berlusconi o di un Putin, ma prenda forma dal volto delle persone che credono nella pace, nella giustizia e nell’uguaglianza. Complimenti Luca, ottimo lavoro. Che meraviglia!
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