lunedì 24 marzo 2014

Mare disteso


Guarda come si muove questo mare disteso
Un cielo di corpi che masticano la speranza
Guarda come si muove questo mare lontano
Clandestino per scelta ad oltranza
Guarda come si muove questo mare abbandonato
Un vento di corpi incastrati nell’assenza
Ed ora ci si appella alla morale
Ora si fanno le leggi dell’uomo
Ora si santificano i morti
Per addentare la paura di chi rimane
E ora c’è qualcuno che deve mostrare
La propria inesistenza nel giudicare
Chi senza identità viene derubato
Perché alla fine deve rubare
Guarda come si muove questo mare addolorato
Confine spaesato di assetati di vita
Guarda come si muove questo mare infinito
Bara di voci spente dall’indifferenza
Guarda come si muove questo mare disteso
Illegale nelle onde del viaggio intrapreso
Ed ora ci si appella alla morale
Ora si fanno le leggi dell’uomo
Ora si santificano i morti
Per addentare la paura di chi rimane
E ora c’è qualcuno che deve mostrare
La propria inesistenza nel giudicare
Chi senza identità viene derubato
Perché alla fine deve rubare
Perché alla fine deve rubare.

FRANCESCO OLIVIERI