UN IMMENSO GRANDE GIOCO
Testo teatrale
Di
Francesco Olivieri
In scena un uomo vestito verde militare ma con mitra rosso finto, scarpe bianche, insomma come fosse un bambino che gioca
Il mio nome è Piero Salvezza
E vado a fare la pace
Si si vado proprio a fare la pace
È una missione la mia sapete?
Mio padre faceva la pace
Il padre di mio padre faceva la pace
Insomma tutti pacifisti
Poi mio nonno è morto
Colpito da un segno di pace
Pure mio padre morto sempre colpito da un segno di pace
Che alle messe quando diceva
Il parroco lì
Quando diceva scambiatevi un segno di pace
Io sempre che mi mettevo in guardia
Che magari ammazzavano anche me
Comunque insomma avrete ben capito
Sono figlio d’arte
Tutti pacifisti convinti
Guerrafondai dite
Non mi sembra la parola più appropriata
Che pure da piccolo col mio mitra di plastica
Quando sparavo le mie prime pallottole di gomma
Mica ero un guerrafondaio
Che poi si giocava
E la guerra si sa è un grande gioco
Ecco è un gioco che se ti ci affezioni
Da piccolo
Difficile mollarlo poi da grande
Che poi non è che viviamo nell’oronoialtri
Si insomma
Le pensioni sono sparite
Quelle del mio nonno e di mio padre
Beh quella di mio padre ne beneficia mia madre
Vedova di un eroe morto per la patria
Sentite come suonano bene queste parole?
Vedova per la Patria
Dicevo che non navighiamo proprio in belle acque
Qui in questo paese che non ha molto da offrire
C’è mio cugino che già da due anni fa la pace in Afghanistan
Sempre là che semina pace a destra e a manca
E lo pagano tantissimo
Per le sue missioni
Allora mi sono detto
Cazzo io c’ho sta moglie
Un po’ come dire pesante da gestire
No no non pesante nel senso di grassa
Dio non è uno stuzzicadenti
Fai prima a saltarla che girarci intorno
Ma insomma a parte qualche ettaro di troppo
È una bella donna
Il figlio poi
Dico il figlio mio e di mia moglie
Ha preso tutto da lei
Già deambula rotolando
E mangia l’inverosimile
Che gli piacciono le mozzarelle
Vedeste che roba
Mozzarella a colazione pranzo e cena
Dalla mucca direttamente al vitello
Dico io
E come li mantengo questi due?
Che me lo sono chiesto
Qui il lavoro è un miraggio
Ho provato anche a cercarlo
Ho messo annunci
Fatto colloqui di formazione lavoro
Stage gratuiti a non finire
Si si
Quelli me li tiravano dietro
Ma il lavoro quello che ti dà da mangiare
Nemmeno l’ombra
E qui c’è la casa da pagare
Un mutuo che sfiora gli 800 euri
No dico
La macchina?
Ecco capite bene no
Le spese del mangiare
Le bollette
Come minimo
Alla fine di ogni mese
Solo di spese
Mi tocca trovare 1500 euro
E chi ce li ha?
Io no di certo
La mia moglie siluett nemmeno
E mica posso mandarla avanti a Philadelphia
Anche se le farebbe solo bene
Magari qualche ettaro me lo perde
Ma insomma allora questo mio cugino mi fa
Vieni a giocare anche tu qui inAfghanistan
C’è da fare la pace
Come da bambini
Si si
Dico io ma pagano?
Pagano benissimo
E’ rischioso?
E’ più rischioso morire in aereo senti a me
A beh
E poi sei o non sei figlio d’arte?
Allora imbraccia quel mitra e salta sul primo aereo che ti aspetto
IMMAGINI DI REPERTORIO DI GUERRA SULLO SFONDO
Dietro di lui entra in scena a sinistra una bambina vestita militare che recita:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Il mio nome è Piero Salvezza
E vado a fare la pace
Si si vado proprio a fare la pace
È una missione la mia sapete?
Mio padre faceva la pace
Il padre di mio padre faceva la pace
Insomma tutti pacifisti
Allora capelli corti
Barba sempre rasata
Fisico in perfetta forma
Che già son magro di mio
Questo mitra pesa un botto
Senti come suona bene questa parola
Botto
Comunque
Senta
Generale
Caporale
Tenente?
Ehi tenente
Caporalmaggiore mi dice
Ecco senta caporalmaggiore
Recluta
Ecco recluta si ha ragione
Si ma che recluto?
Senta c’è mica la possibilità di avere un mitra più leggero?
Che già questo caschetto mi preme la testa
Ho questa divisa color pisello andato a male
Che pesa già di suo
Ma le fate di ferro?
No no scherzavo
Si figuri
Si si sull’attenti
Ecco sono sull’attenti
Come dice?
Avanti marsh
Senta io vorrei solo
Dietro front
Senta io vorrei solo che
Un due un due
Senta c’ho sto cazzo di mitra che mi piega la spalla
Mi duole capisce tenente?
Caporalmaggiore
Si scusi
Ecco caporalmaggiore
Che qui in questo clima di pace
Mentre spariamo al nulla per esercitarci
Le dicevo
Magari chessò
Giusto per queste prove generali
Potrei avere un mitra giocattolo?
Come cosa?
Eh un mitra giocattolo
Guardi se non c’è qui in caserma
Vado a casa mia e lo rubo alla mongolfiera di mio figlio
Che lui ci si arrotola solo addosso
Non è uno che sa come si maneggia la pace
Capisce?
Mi sta dicendo che se vado a casa ci posso pure rimanere
Senta
Ma io
E non mi dia del coglione sa
Che ho studiato anche io tenente
Si si scusi
Si ho capito
Giuro
Me lo ricorderò fino alla fine dei giorni della mia vita
Lei è un caporalmaggiore
Bene
Assodato questo
Le volevo dire caporalmaggiore
Che non mi può dare del coglione
Soprattutto qui
Che siamo tutti amici
Amici il cazzo mi dice
Guardi che è bello scorbutico sa
Io sono figlio d’arte sa
Mio nonno era un pacifista
Mio padre era un pacifista
Quindi poche arie da gradasso e
Ok ok
Ora mi metto in fila e taccio
Si si
Un due un due
Avanti Marsh
Dietro Front
Caporalmaggiore
Senta
La vedo perplesso
Dicevo
Ma Marsh e Front che significano
Si in parole povere?
Non si potrebbe dire Avanti tutta
Indietro tutta
È anche vero che quest’ultima potrebbe ricordare quella bellissimatrasmissione di Arbore
Dio che ridere quella trasmissione
Non gliene frega un cazzo della trasmissione e devo stare zitto
Ok
Promesso
IMMAGINI DI BAMBINI CHE GIOCANO INAFGHANISTAN SULLO SFONDO
Dietro di lui entra in scena da destra un bambino vestito militare che recita:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Il mio nome è Piero Salvezza
E vado a fare la pace
Si si vado proprio a fare la pace
È una missione la mia sapete?
Mio padre faceva la pace
Il padre di mio padre faceva la pace
Insomma tutti pacifisti
Certo che la terra vista dall’alto fa impressione
Non c’ero mica mai salito su un aereo
Dove si atterra scusi tenente?
Generale
Si si scusi
Generale dove si atterra di bello?
Nel deserto dell’Afghanistan
Ah
Nel deserto?
Aspetta mi son portato la borraccia?
Ma c’è un market lì se uno volesse prendere una bottiglia l’acqua?
Cazzo son tutti così seri qui
Dai ragazzi
Andiamo in pace
Come diceva il mio parroco
Scambiamoci un segno di pace
Niente
Proprio incazzati
Vabbè il segno di pace me lo scambio da me
Non vi preoccupate
Che se per caso poi ci rimanete secchi
Ecco io ve l’avevo detto che era meglio scambiarselo questo segno di pace
Quando atterriamo tenente?
Si si scusi generale
Si volevo dire
Quando atterriamo?
Che c’ho una fame e qui nemmeno un snack
Un succo di frutta
Niente
Come non atterriamo?
E stiamo qui in aria come cretini a girare fin quando non è finito il carburante
Paracadute
Come scusi?
Paracadute
Ah
No senta
Ecco
Io
Si può mica tornare indietro?
Eh?
Vi ridò i soldi del biglietto e siamo a posto così
Che poi dove sarebbe questo paracadute?
Ah eccolo qui
Pensavo fosse lo zaino
Non posso tornare indietro?
Soffro di vertigini e
Guardi non salgo sulle montagne russe si figuri se mi butto con il paraca
Ah è un ordine
Pefetto si si
Tenente
Scusi
Generale
Agli ordini
Signorsì
Signorsì
Signorsì
Io comunque lo dico a te che mi guardi con quell’aria strana
Ehi tu
IMMAGINI DI REPERTORIO DI GUERRA SULLO SFONDO
Dietro di lui entra in scena da sinistra un bambino vestito militare che recita:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Il mio nome è Piero Salvezza
E vado a fare la pace
Si si vado proprio a fare la pace
È una missione la mia sapete?
Mio padre faceva la pace
Il padre di mio padre faceva la pace
Insomma tutti pacifisti
Capito?
Non dirlo a nessuno
Ma ho scambiato il mitra quello vero con quello di mio figlio
A dire il vero è mio
Ma lui non capisce un piffero
Quindi gliel’ho preso e gli ho dato una mozzarella in cambio
Vedesse che faccia soddisfatta
Quando mi hanno salutato
La mia moglie e mio figlio
Si dico
Quando mi hanno salutato li vedevo dall’aereo
Anche se eravamo già in Grecia
Vedevo ancora quei punti enormi bianchi come il latte
Che sventolavano il fazzoletto
Vai piano mi hanno detto
Che simpatici
Come cazzo faccio a dire al tenente generale vai piano
Siamo su un aereo qui
Mi ascolti
Ehi dicevo
Si insomma ci saranno mica i velox anche qui in cielo
Sarebbe il colmo
Comunque io ho il mio mitra giocattolo
Che si va in missione di pace
E siccome la guerra è questo grande gioco
Vediamo chi vince?
E non guardarmi con quella faccia truce
Mamma mia sembra ti sia morto il gatto
Ah ti è morto il gatto davvero?
Scusa
Davvero
Non volevo infierire
Come si chiamava?
Tom
Bel nome
Beh
Tom sicuramente è qui che ci protegge
Si si non c’è bisogno di spingere
Ora mi butto giù
Che leva devo tirare mi ha detto?
Ok ok
Vado
Che fretta ragazzi
State mica tanto bene di salute secondo me
IMMAGINI DI BAMBINI CHE GIOCANO INAFGHANISTAN SFONDO
Dietro di lui entra in scena da sinistra un bambino vestito militare che recita:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Il mio nome è Piero Salvezza
E vado a fare la pace
Si si vado proprio a fare la pace
È una missione la mia sapete?
Mio padre faceva la pace
Il padre di mio padre faceva la pace
Insomma tutti pacifisti
Ma guarda che velocità che prende questo mio corpo
Oddio la borraccia
Dove cazzo è la leva che diceva quello
Oddio la terra come si avvicina
Non voglio morire
Cazzo
Ecco si è aperto questo aggeggio
Mi viene da vomitare
Ehi tu
Ehiiiiiiii
Mi senti?
Dico
Mi viene da vomitare
A te no?
Poi come ci arrivo giù?
Senti dio te che mi hai insegnato a scambiarmi i segni di pace
Si insomma
Aiutami tu ok?
Ma nessuno risponde in questo cazzo di cielo afgano?
Mazza che botta
Ecco mi si è storto anche il mitra giocattolo
Ora come posso fare la pace
Se non ho il mio mitra giocattolo?
Vabbè
Troverò qualcuno che me lo ripara
Altrimenti me lo ricompro al primo centro commerciale che trovo per strada
Ehi tu
Senti
Si si
Tu
Ho capito che ti manca il tuo gatto Tom
Ma ascoltami un attimo
Dobbiamo camminare per tanto per trovare un centro commerciale?
Come non ci sono?
Oh merda
Guarda là
Cosa sono quegli aggeggi che avanzano?
Carri armati
Ah ok
Ma siamo qui per la pace no?
Vero?
Spariamo per finta
Uccidiamo per finta
Suvvia
È tutto un grande gioco la guerra
Quella vera si chiama appunto guerra
Queste sono missioni di pace
Qui si gioca
Si scherza
Suvvia gente
E dai cazzo
Non mi direte mica
Che
Dai allora che cazzo io non ci sto
Io sono per la pace
Sparo per la pace
Anche voi?
Ah spariamo tutti per la pace?
Uccidiamo anche?
Sempre per la pace
Beh io non sparo a nessuno
Io ho il mio mitra giocattolo
Che non me ne frega nulla delle vostre idee
Che la guerra quella vera
Si insomma
In famiglia non l’abbiamo mai fatta
Sempre la pace
Sempre per la pace i miei hanno sparato
Hanno ucciso?
Non credo che io sappia
Però li hanno ammazzati
Perché troppo pacifisti
Si si non me ne frega nulla di quello che pensate
Ehi tu
Si si tu del gatto morto
Tom
Beh
Ben ti sta che ti sia morto
Crepato
Ma guardati
Come vai in giro
A dire che fai la pace con il mitra quello vero
Lo vedi questo?
Il mio è finto
Perché così dovremmo fare tutti
Giocare
Mi manca tanto giocare
Ma tu sei lì che vuoi dirmi che vai a fare la pace con quelle pallottole vere
Qui in questo deserto che nessuno ci vede
Siamo in culo al mondo
Fa un caldo boia
Non ho nemmeno la borraccia che l’ho persa cadendo
Che ti sembra normale che dobbiamo buttarci da un aereo?
Dico io
IMMAGINI DI REPERTORIO DI GUERRA SULLO SFONDO
Dietro di lui entra in scena da sinistra un bambino vestito militare che recita:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Il mio nome è Piero Salvezza
E vado a fare la pace
Si si vado proprio a fare la pace
È una missione la mia sapete?
Mio padre faceva la pace
Il padre di mio padre faceva la pace
Insomma tutti pacifisti
Guarda ci sta un gruppo di bambini
Ehi ragazzini
Giochiamo a far la guerra?
Guarda c’hanno pure loro i mitra giocattolo come il mio
Ehi tu orfano di Tom
Guarda che belli che sono
Come avanzano con quell’aria da ghepardo
Bimbi chi mi presta un mitra che il mio si è storto cadendo dal cielo?
Suvvia
Ecco che sparano
Si si ho capito che vi piace giocare alla guerra
Qui siamo in pace
Anche se questi hanno un modo tutto strano di fare la pace
Allora se mi date le pallottole di gomma e un mitra finto
Ecco giochiamo assieme
Eh?
Cazzo che male
Ehi bastardo di un bambino del cazzo
Mi hai colpito il braccio
Mi fa un male cane
Che cazzo di gomma ci mettete in quei cosi lì?
Porca puttana come brucia
Dai suvvia stiamo giocando
Ma queste pallottole sono troppo pesanti per giocare
Ma ci sentite?
Ehi bambino del cazzo mi hai colpito la gamba
Porca troia che dolore
Ehi tu vedovo di Tom
Rispondimi
Invece di fare il finto morto
Qui si gioca ma qui il gioco si fa serio
Alzati
Capisco che ti manca quello stramaledetto gatto
Ma ora non è tempo di scherzare e piangere per un quadrupede
Su su
Aiutami qui
Siamo in pace bambini
Cazzo che dolore atroce
Ecco ora siete qui davanti a me
Mi sposti per cortesia la canna di quella pistola dalla fronte?
Per cortesia
Su capisco che è un gioco
Ma il gioco si fa serio
Andate in pace
Diceva il mio parroco
Scambiamoci un segno di pace
Dai
IMMAGINI DI BAMBINI CHE GIOCANO INAFGHANISTAN SULLO SFONDO
Dietro di lui entra in scena da sinistra un bambino vestito militare che recita:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Tre dei sei bamibini, quelli all’estremità, armati con armi rosse, bianche e verdi si avvicinano a lui che sta al centro della scena. Gli puntano le armi addosso e lo circondano a semicerchio
Altri tre bambini, quelli al centro della scena dietro, raccolgono una bandiera italiana che sta per terra e la appoggiano sul suo corpo disteso.
Lui è a terra, e parte una voce registrata
Ora non ricordo esattamente quando la pallottola ha penetrato la mia testa
Ho sentito come un fortissimo calore poi più nulla
Credo sia uscito sangue a fiotti
Ma non ricordo bene
La percezione è stata come un buco in fronte
Effettivamente è un buco in fronte
Dico quello che mi ha stecchito al suolo
Qua mi pare di vedere un gatto
Che sia Tom
Magari ho trovato compagnia per l’eternità
Che magari giochiamo io e Tom qui
Armi non ne vedo ma qualcosa troveremo
Si si mi pare sia un gatto
Guardo meglio
Si felino grigio e bianco
Bel gatto
Proprio come il Tom quello che guardavo in televisione
Che inseguiva in eterna guerra il suo amico Jerry
Ora ho mille stellette sulla bara
Avvolta da una bandiera della Patria
Senti come suona bene questa parola
Bandiera della Patria
La mongolfiera di mio figlio e mia moglie quella che fai prima a saltarla che a girarle intorno
Sono lì che piangono e mangiano
Piangono e mangiano
Nemmeno al mio funerale riescono a smettere di rimpinzarsi
Che c’è un odore di mozzarella che ve lo raccomando
Comunque
Mi hanno definito eroe
Il parroco ora dice
Scambiatevi un segno di pace
C’è anche il caporalmaggiore
Visto che ora mi ricordo?
Qui la memoria mi è tornata
Anche mio cugino che è tornato dalla sua missione per piangermi addosso
Beh alla fine non c’è nulla da piangere
Tanto è solo un gioco
Un immenso grande gioco
Il mio nome è Piero Salvezza
E vado a fare la pace
Si si vado proprio a fare la pace
È una missione la mia sapete?
Mio padre faceva la pace
Il padre di mio padre faceva la pace
Insomma tutti pacifisti
La Messa è finita
Andate in pace
Tanto è solo un gioco
Un immenso grande gioco.
I bambini abbandonano le armi a terra a fianco del suo corpo e si avviano verso l’uscita di scena entrando nelle quinte. Una voce registrata di bambini recita:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
©Francesco Olivieri
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